Luglio è iniziato senza portare temperature eccessive, almeno da noi. I temporali non sono mancati e forse per questo il fior di loto, che ama il caldo vero, sembra tardare con le fioriture.
Oggi vediamo due soli fiori aperti, numerosi boccioli in attesa e un unico stelo sfiorito.
Il bacino grande
Ecco come si presenta il bacino grande, che è anche più profondo e meglio soleggiato.
Le tife, raggruppate al centro, hanno superato l'altezza d'uomo e alcune sfiorano i tre metri, i fior di loto, fra le tife e le rive, hanno aumentato le foglie. alte alcune fino a un metro, mentre le ninfee, senza fiori, occupano la zona dei massi resitendo per ora alla invadenza del loto.
Il secondo fiore del loto |
Uno dei tanti boccioli |
Caduti i petali inizia la formazione del frutto, che assomiglia ad un imbuto. Quello in foto è l'unico. |
Fra le foglie della tifa scorgiamo una gallinella con il suo pullo ormai abbastanza cresciuto, che (a sinistra) si distingue dall'adulto per la mancanza della macchia rossa sopra il becco.
Presso la riva del bacino grande si posano al sole le tartarughe esotiche. Una testa sbuca da sotto una foglia vicina a noi per un primissimo piano.
Purtroppo un travetto della staccionata si è staccato. Era stato rimesso a posto dai volontari di Legambiente qualche anno fa, quando un forte vento aveva schiantato il salice piangente e divelto la staccionata. Del salice rimane il ceppo di base che, piano piano, si sta decomponendo.
Il bacino piccolo
Questa parte del laghetto è più ombreggiata, più protetta dal vento, meno profonda e probabilmente più fresca, anche se probabilmente soggetta a qualche sbalzo di temperatura. Bisognerebbe provare a misurare la temperatura...
Le foglie del loto non si vedono. Domina la ninfea e dove questa non c'è, sotto il pelo dell'acqua si estende un tappeto di ceratofillo, con qualche rametto che emerge.
Qui si concentrano in questa stagione le libellule con gli occhi rossi, dette appunto occhirossi minore (Erythromma viridulum), presente stabilmente dal 2017. Alcune sono intente nella deposizione delle uova con il maschio che assiste la femmina all'opera, reggendola per la testa, con una specie di pinzetta che ha in coda. Si dice che le coppie sono in formazione a tandem.
Sembra che l'abbondanza della vegetazione, la presenza del ceratofillo, l'ombra e l'acqua ferma e pulita costituiscono elementi che favoriscono la presenza di questa specie.
A sinistra un salice piangente, a destra un ontano tengono il bacino piccolo in ombra. Al centro una bel gruppo di ninfee |
Erythromma viridulum
Gli esemplari di questa specie amano posarsi sulle foglie delle ninfee, oppure svolazzare sul ceratofillo, sempre, al centro del bacino piccolo. Non capita mai di vederle sulla vegetazione ripariale. Questo spiega perchè le foto, prese da lontano, sono sempre troppo poco definite.
Una coppia depone le uova in tandem sul ceratofillo. |
Sulla riva
Ci limitiamo a segnalare la fioritura dell'Epilobio.
Nel prato e sugli arbusti
Il prato del parco è stato tagliato qualche tempo fa e i fiori sono pochini.
Non così dentro il recinto del laghetto. Ma sono la lavanda e la buddleia ad attirare la maggior parte degli insetti, comunque validamente aiutate da una fitta schiera di fiordalisi nerastri e altri fiori di campo che le circondano.
Moltissimi sono i bombi, ottimi impollinatori, diverse le farfalle (viste varie Issoria lathonia, dette piccola madreperla) e non mancano le api e altri insetti, come ad esempio una cimice. Un ospite che non si vede tutti i giorni è il il Macroglossum stallatarum.
Bombo |
Piccola madreperla |
Macroglossum stallatarum |
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