venerdì 12 marzo 2021

Aria di primavera

A inizio marzo i segni del risveglio della natura si susseguono. La temperatura si è alzata, le giornate si sono allungate, ma forse il suolo è un po' troppo secco per consentire fioriture più estese nei prati.

 

I pruni (Prunus pissardii) del vialetto presso il laghetto cominciano a fiorire.
Alcuni però mancano all'appello, abbattuti, morti o sofferenti.

Anche qui diversi piccoli pruni sono fioriti.
I salici verdeggiano: anche i loro fiori sono verdi

Le fioriture degli alberi e degli arbusti nel recinto

Il salicone, il salice da vimini e il corniolo sono già nella fase finale e calante della fioritura. Iniziano invece il salice piangente e i vari pruni, qui nati tutti spontaneamente: il prugnolo, invece, piantato al momento del ripristino nel 2013, ha ancora i boccioli chiusi. 

Cornioli verso la fine della fioritura

Fiore e gemma del corniolo

Pruno a fiori rosa

Pruno a fiori bianchi

Nuove foglie e fiori verdolini del salice piangente

 

Fiori nei prati del Parco, dentro e fuori dal recinto


Occhi della Madonna (Veronica persica)

Viole

Viole

Ranuncolo favagello

Ranuncolo favagello

Fauna

Come al solito in questa stagione gli uccelli abbondano, ma per fotografarli occorre essere attrezzati e avere molta pazienza. Colto per caso un cardellino. I merli non mancano mai, ma sembra inutile ricordare la loro assidua presenza.

Cardellino sui rami dell'ontano

Nel laghetto sembrano scomparsi i pesci, se ne vedono pochi. Forse davvero gli aironi hanno fatto razzia. É prevedibile che quelli rimasti si moltiplicheranno rapidamente. 

Non sono affatto scomparse, invece, le tartarughe esotiche, che anzi sembrano sempre più numerose, certamente portate da qualche allevatore domestico improvvisato, che le ha abbandonate qui, ignorando divieti e leggi. 

Le tartarughe prendono il sole appostandosi sulle tife

Pochi per ora gli insetti: qui un'ape su una veronica


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