Dopo un periodo di degrado in cui si era valutata persino l'ipotesi di interramento, il laghetto, grazie a un intervento di ripristino, dal 2013 ha un nuova vita. Custodisce una biodiversità di grande interesse, talora sorprendente per la sua collocazione in un ambiente urbano. Qui ne seguiamo gli sviluppi.
giovedì 23 aprile 2020
La natura indisturbata
Per raccontare quello che succede al laghetto ci avvaliamo della collaborazione del Gruppo Alpini di Seregno, impegnato nella sorveglianza del parco.
Il primo incontro è con una gallinella d'acqua, a spasso nel prato, indisturbata.
Gli abitanti del luogo ci avevano fatto sapere che nei giorni scorsi il prato era stato rasato, con buona pace dei fiori. D'altra parte un taglio in primavera è necessario. anche volendo conservare le fioriture, ma sarebbe utile almeno procedere a zone alternate, per consentire la maturazione dei semi di specie erbacee diverse. Sono stati tagliate anche alcune ortiche che crescono presso la recinzione delle case vicine, che non davano fastidio a nessuno. Le ortiche sono essenziali per lo sviluppo di varie specie di insetti, fra cui, guarda caso, la bellissima vanessa dell'oritca.
Nelle foto si vede che la vegetazione acquatica, come le foglie delle ninfee, ha ripreso vigore.
Anche il tifeto si stà rinnovando e rinfoltendo, tuttavia non sembra avere ancora la consistenza necessaria a nascondere i nidi che dovrebbero fare le gallinelle, che in effetti sono state avvistate.
Nella foto sotto ci sembrava di vederne diverse, ma Marco, autore delle foto, ci dice che erano due.
Sulla riva, fra i giunchi, una tartaruga esotica si lascia avvicinare. Si direbbe che la fauna, in questo perioodo di totale isolamento, abbia perso il timore per l'uomo.
Grazie a Marco, del Gruppo Alpini e alle fonti locali per qualche piccolo ma prezioso suggerimento.
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