Con l'alternarsi di caldo e piogge l'erba del parco è ricresciuta rapidamente. 
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| I fiori del trifoglio bianco colorano i prati del parco | 
Prati
La cosa strana è che ora dominano specie un po' diverse dalla solite: trifoglio bianco a distesa e, in misura minore trifoglio rosso, ambretta e piantaggine lanceolata. 
  
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  | Trifoglio rosso | 
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    | Piantaggine lanceolata | 
A ben cercare si trova anche la pratolina e il tarassaco, che in altre stagioni la fanno da padrona. Non mancano poi piantine di ranuncolo, di malva, di potentilla, di achillea e di altro ancora. 
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| Ranuncolo | 
Erbe alte
Dentro il recinto del laghetto poi la vegetazione è cresciuta a dismisura, forse perché ci sono dei problemi di manutenzione. La situazione non piacerà ai fruitori del luogo, ma per gli appassionati delle biodiversità è una buona occasione per osservare, come mai era successo negli anni scorsi, l'evoluzione della natura in libertà. 
Qui l'erba non viene tagliata da tempo e, salvo nei camminamenti, è diventata alta e anche altissima: ambretta in abbondanza, accompagnata dal ginestrino, dal fiordaliso nerastro, da graminacee e altro ancora. 
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| Ambretta | 
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| Fiordaliso nerastro | 
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| Erba mazzolina, ben più alta della staccionata | 
La sorpresa è lo sviluppo impetuoso dell'Erigeron annuus, un'asteracea di origine nord americana alta oltre il metro. 
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| Erigeron annuus 
 
 |  |  | Erigeron annuus | 
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La piccola fauna 
Le foto di questo post sono dei giorni scorsi, quando si sono alternati nuvole, sole e vento. Nelle ore più soleggiate, e solo allora, tutta la piccola fauna si è lasciata fotografare: le gallinelle d'acqua si sono presentate in ben tre generazioni, adulti (con il becco rosso), giovani e pulcini. 
Poi ci sono le rane e le tartarughe esotiche (di queste se ne vedono poche).
L'entomofauna
Fra gli insetti si contano: coleotteri, sirfidi, imenotteri (api e bombi), farfalle e libellule, di queste fotografata per la verità una sola specie, la bellissima Anax imperator. Dove sono finite le altre? 
Un vivaio?
Si dice che uno stagno nel tempo tende a trasformarsi in bosco. Questa prospettiva sembra lontana per il nostro, che piuttosto sembra un vivaio di arbusti e alberelli. innumerevoli gli ontani nati lungo le rive, tanti i bagolari, i sambuchi e i rovi infilati nei vari cespugli e i pruni. Un acero è spuntato persino nel praticello dietro alla bacheca.
Se volete verificare di persona quanti alberelli stanno crescendo. vi proponiamo di provare a contarli. Potreste impiegare parecchio tempo. Qui ci limitiamo a inserire le foto di un acero nato quest'anno in una zona erbosa, mentre prima altri aceri erano nati solo lungo le rive.