sabato 29 gennaio 2022

I giorni della merla

Gennaio si conclude con "i giorni della merla", ritenuti tradizionalmente quelli più freddi dell'anno. Ma si tratta di una leggenda che non trova riscontro nei dati reale e tanto meno quest'anno. Una bella giornata ci invita a fare due passi. 

Ci accolgono un sole basso che proietta ombre lunghe e nette. Il vento, forse phon, ha ripulito il cielo dalle nuvole e solleva a tratti e rumorosamente le foglie ammassate a terra. Non piove da parecchio tempo e lo si capisce dal seccume generale.

Giriamo attorno al recinto prima di entrare


Dal ponticello, una volta entrati,  osserviamo il salicone, avvolto dalla vitalba e con i rametti più alti pieni di gemme già gonfie.

Il salicone incappucciato dalla vitalba

I rametti pieni di gemme

Il bacino piccolo

Sull'acqua limpida galleggiano residui vegetali portati dal vento, compreso delle foglie di platano


Una foglia di platano

Bacino grande

Qui il vento piega le canne e fa volare i semi delle tife sull'acqua. Oltre i massi e sotto il pelo dell'acqua si scorge qualche foglia di ninfea ancora verdastra, segno che è ancora viva. 





Ultime foglie vive della ninfea

Gli uccelli

Si avvicinano degli uccelli. Si posano sui rami alti degli ontani, poi scendono sul salicone e sul cespuglio del viburno e quando si sentono sicuri...

Un cardellino sull'ontano

Ora è sul salicone. Anche qui si vedono bene
le gemme che sbocceranno a fine inverno

Arriva anche un lucherino

...  raggiungono lo specchio d'acqua, dove questa è bassa e possono toccare il fondo con le zampette senza il pericolo di affogare e lavarsi.

I cadellini sono due e uno è in acqua,
l'altro forse vigila

Si fanno un bagnetto sguazzando e sbattendo le ali.

Anche i lucherini sono in coppia e si uniscono alla balneazione.

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