sabato 17 aprile 2021

24 minunti con l'airone

Ieri era capitato a Marygrace di passare con il cane, poco dopo le 15, presso il laghetto. Non se lo aspettava che lì, nel canneto, ci fosse l'airone, anche perché nel parco c'era parecchia gente e altri cani. Se l'è visto involarsi improvvisamente davanti agli occhi e non ha potuto fare altro che godersi una spettacolo "stupendo". Ovviamente niente foto.

Oggi è andata diversamente. Pare che l'airone cenerino torni volentieri.

Arrivato in zona poco dopo le 12.30, ora solitamente tranquilla, mi sono preparato per qualche foto, montando un zoom tuttofare (18-105 mm). Da lontano ho avvistato un gruppetto di conduttori di cani habitué, a passeggio. Sui giochi un bimbo silenziosissimo, seguito dallo sguardo delle mamma, che teneva in mano una biciclettina.  

Avvicinatomi al laghetto, ho deciso di fare un giretto attorno al recinto, per non disturbare troppo la fauna e vedere se riuscivo a cogliere qualche selvatico di sorpresa. Pia illusione, perché uccelli e gallinelle si accorgono subito delle presenza umana e fuggono in un attimo, ma tentar non nuoce. Mai e poi mai mi sarei aspettato di imbattermi nell'airone, intento a fare non so che, forse a razzolare sulla riva o forse a fare la posta alle rane o a qualche nido delle gallinelle. Le rane non si sono ancora viste. Fa freschino per la stagione, ma dovrebbero essere riapparse. Le gallinelle potrebbero essere in cova, ben nascoste nel mezzo del canneto.  


Quando l'airone ci ha visto, non è volato via. Ha solo allungato il passo, portandosi nella posizione diametralmente opposta, finché non è salito sulla staccionata. 

Passava in quel momento sul vialetto il gruppetto con i cani e li ho avvertiti della insolita presenza. Una signora del gruppo ha approfittato per riprendere la scena con il telefonino. 

Ho quindi cercato di riguadagnare la vista dell'animale, aggirandolo, da lontano e con cautela.

 

L'airone, dopo qualche scatto, si è alzato in volo per appollaiarsi in cima a un albero, uno dei meli ornamentali del filare presso le case.    


In quel momento, passati 6 minuti dall'avvistamento, è successa una cosa che non immaginavo: due cornacchie (credo), arrivate da chissà dove, si sono avventate sull'airone, mettendolo in fuga. Si tratta di un esempio di mobbing, comportamento noto, ma che non capita tutti i giorni di vedere. Forse le cornacchie stanno accudendo qualche covata, e questo spiegherebbe la loro aggressività, ma ci vorrebbe il parere di qualche esperto. Da notare che le cornacchie frequentano i prati del parco ma rarissimamente, per non dire mai, il laghetto. Anche questa è una cosa strana. 

 

L'airone, messo in fuga,  non se ne è affatto andato, Ha fatto qualche volo con ampie virate e poi è  tornato al suo posto. 


Ne è seguita una seconda "battaglia aerea". Dopo di ché l'ho perso di vista e ho raggiunto nuovamente il gruppetto dei padroni di cani. 

La cornacchia (?), in alto a sinistra, disturba l'airone
seminascosto dalla cima dell'albero

 

Questi, che da sopra un rialzo del prato osservavano la scena,  mi hanno mostrato le nuova posizione dell'airone, in cima ad un melo poco più lontano. 

 

A questo punto ho montato un obiettivo, più adatto alle riprese di soggetti lontani. Portandomi vicino a una panchina, sono riuscito a riprenderlo da una decina di metri e scattare quasi un primo piano, con tutta la compiacenza dell'airone, indifferente alla mia presenza. 


 

 

Poi, forse stanco di posare, alle 12,57 si è avviato verso sud, scomparendo dietro ai tetti e agli alberi. 

Ho approfittato per fare un giretto dentro il recinto, dove nel frattempo era arrivata una signora di Seregno con due ragazzini, che vedevano per la prima volta il laghetto. 

Proprio loro, un bel momento, mi hanno fatto notare che l'airone era tornato, ancora sul melo, non distante dal cancelletto posteriore. 


Ultime foto e se ne è andato. Definitivamente? Ore 13,06, dopo 24 minuti dal primo avvistamento.

L'airone se ne va dalla punte del melo da fiore.
Sullo sfondo le figlie dell'acero rosso

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