Giornata calda (sopra i 30° C) alla vigilia di ferragosto, ma il cielo è velato e in montagna piove. A mezzogiorno il parco è deserto. Forse gli abituali frequentatori sono in vacanza o forse non amano il caldo.
Nel prato sono rispuntati i fiori, anche se in versione nana. Le
margherite non sono più alte di 20 cm.
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La margherita non è un fiore, come si è portati a credere, ma una infiorescenza, un insieme cioè di numerosi fiori che costituircono un capolino. Questi sono di due tipi: quelli interni gialli formano una specie di cuscinetto, mentre quelli
esterni, bianchi sembrano dei petali. Il tutto appare un grande fiore che attira gli insetti pronubi e ne facilita il lavoro. |
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Le margherite cercano di ricrescere pervicacemente ad ogni taglio...
questa volta ce l'hanno fatta, rinunciando a un completo sviluppo. |
Molte le
api che apprezzano i fiori selvatici del prato, ma anche quelli di un cespuglio di ibisco.
Poco a ovest del laghetto fanno bella mostra di sè, in questa stagione, un paio di
lagerstroemie
Nel recinto la
spirea sembra soffrire nuovamente il caldo e mostra molto seccume.
Non così le piante che vivono nel laghetto. I
fior di loto amano decisamente il caldo.
La
ninfea preferisce un caldo meno intenso. Oggi notiamo un solo fiore.
Sulle rive sono numerosi i
garofanini d'acqua, poco appariscenti che possono essere scambiati per erbacce, specialmente ora che cominciano a produre i semi, mentre le foglie rinsecchiscono. Sembrano (vedi la seconda foto sotto) graditi agli afidi.
Insetti vari e un primo avvistamento.
Oltre alle api, si aggirano oggi parecchie farfalle. Quella in foto, una
pieride, se ne stava sulla lavanda.
Non mancano i ditteri fra cui mosche e mosconi, che fotografiamo raramente, ma anche un sirfide, una
Sphaerophoria sp., scambiata inizialmente per una
S. scripta. L'identificazione è stata precisata in FNM da Carlo Munari, che ringraziamo. Vedi qui:
https://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=326763
Fra le libellule scorgiamo un
Erythromma viridulum, che conferma la presenza stabile della sua popolazione dal 2017, la solita
Ischnura elegans e un meno solito
Orthethrum coerulescens.
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L'Erythromma viridulum, anche se lontano, si riconosce dagli occhi rossi |
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Ischnura elegans |
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Orthethrum coerulescens |
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Orthethrum coerulescens |
Sembra che si tratti del primo avvistamento di questa specie al laghetto.
Assomiglia molto all'
Orthethum brunneum, e non è da escludere che in passato, pur presente, non sia stato riconosciuto. Questa identificazione però è stata confermata qui:
https://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=326743, grazie a FNM e ad Alberto Manganaro.
La cosa strana è che l'
O. coerulescens preferisce le acque correnti, anche se occasionalmente non disdegna quelle ferme. Sarà forse di passaggio, in ogni caso merita il benvenuto e un ringraziemento per aver allungato la lista degli odonati del laghetto, arricchendone la biodiversità, anche se solo temporaneamente in una calda giornata d'estate.