Nell'ultimo giorno di novembre è arrivato il freddo. Questa notte la temperatura è scesa sotto lo zero (-3,1°C, due gradi in meno che in centro città). Dopo tanti giorni di pioggia il cielo è sereno.
La vegetazione acquatica e ripariale è secca. I raggi del sole basso proiettano ombre scure, incupiscono l'acqua limpida e arrossano il seccume.
Gli alberi sono ora quasi tutti spogli. Ai pruni, che lo sono da tempo, si sono uniti tigli, aceri, gelsi, ciliegi e l'unico biancospino. Su qualche rametto si attardano le ultime foglie verdi. Gli ontani ne hanno qualcuna. I salici piangenti resistono all'incalzare del freddo. Su platani, farne e carpini le foglie persistono, almeno alcune, ma secche.
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Biancospino |
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Salice da vimini |
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Le ultime foglie dell'ontano. Sullo sfondo le bacche del piracanta. |
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Salice piangente |
Lo sguardo può scorgere il campanile di San Carlo
Nel prato è ricomparso qualche fiore. Non si vede però alcun insetto.
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Pratoline |
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Tarassaco |
Fra i cespugli appare qualche uccelletto, forse un luì piccolo, oltre a vari merli. Una lucertola cerca di scaldarsi. Dal canneto, in un momento di silenzio, escono guardinghe cinque gallinelle.
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Un uccellino si abbevera |
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Merlo |
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Lucertola al sole |
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Le gallinelle escono dal canneto |
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