mercoledì 25 giugno 2025

Un'oasi nella calura

Il prato è un po' rinsecchito per il caldo. Non ha fatto una goccia d'acqua in tutto il mese (5 mm nei primi giorni) Il laghetto invece no, in ombra e rinfrescato dal venticello, sembra un altro mondo. Il livello regge bene. Il Parco è deserto.
 
Nell'aiuola del parcheggio assolato un bel cespuglio di crespino (Berberis), una varietà a foglie rosse,  con inserimento di acero campestre e bagolaro. Anche questa sembra una piccola oasi. 





Un solo fiore sull'Ibisco, strano, forse sull'unico ramo non potato.


 
Nel laghetto gli animali hanno caldo. La libellula (Anax imperator) si posa all'ombra. C'è anche una Coenagrion puella che scappa prima dello scatto. 



La tartaruga se ne sta su una foglia a bagnomaria. Nel mese di giugno l'albero delle farfalle è fiorito, ma ora mostra già segni di seccume. 



Il salicone (pollone dell'albero schiantato) cresce che è un piacere.


Un ninfea è fiorita ancora. 


mercoledì 4 giugno 2025

La prima ninfea... e poi la seconda

Fioriscono le spiree presso il bacino piccolo. Altrove per il caldo sembrano già soffrire, ma qui da 25 anni si trovano benissimo e senza alcuna particolare manutenzione, forse grazie all'ombra del salice che qui attenua i raggi solari. 



Sulla riva del bacino piccolo gli ontani si moltiplicano all'infinito. Sono piante che amano avere le radici vicino all'acqua e qui hanno trovato il loro ambiente ideale. Sulla superficie dell'acqua galleggiano molte foglie del salice. Il caldo aumenta la traspirazione e l'albero si difende anche così. 

Nella piazzuola oltre il ponticello, le aiuole del piracanta, cresciute a dismisura, ospitano tante altre specie vegetali. In questo periodo spuntano i fiori bianchi del rovo e, poco oltre, dei pruni di specie indefinibile hanno i frutti verdi ben formati. 


 

C'è anche una piccola ragnatela dove, nel mezzo, se ne sta il suo abitante in attesa di qualche piccola preda. Come si può notare ha otto zampe e, senza dubbio, non è un insetto ma un ragno.


 
Le possibile prede non mancano. Potrebbero anche essere queste mosche dai colori metallici.



 
Torniamo verso il cancello. Anche qui notiamo sotto la chioma del salice un po' di foglie cadute e ingiallite. L'erba è stata rasata: nessun fiore sul prato. 


Affacciandoci dal ponticello il bacino grande appare molto verde, anche se all'interno del canneto rimane qualche foglia secca delle tifa residuo dello scorso anno. Aumentano le foglie del loto.


Sulla riva est sopravvivono gli ultimi fiori dei giaggioli d'acqua. Fra le loro foglie si sono intrufolati quelli dei  ginesrtrini. Anche questi sono gialli, ma piccoli e pochi non fanno lo stesso effetto.




Osservando le foglie sull'acqua ecco la sorpresa: è fiorita la prima ninfea! Come spesso accade, sembra che si voglia nascondere fra la vegetazione. Fatichiamo a vederla e a inquadrarla, ma a noi sembra sempre bellissima. 


Aggiornamento: dopo qualche giorno le ninfee sono diventate due.