lunedì 25 marzo 2024

Fiori a profusione

La primavera è appena arrivata, quest'anno con l'equinozio anticipato al giorno 20, ma è già un'esplosione di fiori, grazie alla temperatura che da un paio di giorni è salita fino a 20 °C. 

Accanto al laghetto, i rami del gelso, ripiegati al suolo e pericolanti, sono stati tagliati e lasciano, al loro posto, una grande chiazza priva d'erba. Nel parco noteremo anche altri lavori di sistemazione, conseguenti ai danni del 24 luglio scorso. 


Tutto intorno è un gran fiorire del prato e dei peri del laghetto.  


I peri ornamentali

Terminate le fioriture dei vari pruni, ora è la volta di queste piante, nate forse da semi arrivati dal filare di peri ornamentali che costeggia la recinzione, oltre il laghetto, portati probabilmente dagli uccelli. Sono rosacee del genere Pyrus di specie incerta, diversi fra loro, diciamo Pyrus sp.


I due Pyrus sp.

I fiori del Pyrus di sinistra 

I fiori del Pyrus di destra sono più fitti e anche le foglie
sembrano diverse, meno o coriacee 

Il bacino piccolo


Sulla riva ovest stanno crescendo i giaggioli d'acqua.
Non si vedono ancora gli equiseti. 

Il bacino grande

Le foglie secche del tifeto si ravvivano con nuovi getti verdi

Il livello dell'acqua è calato di una decina di centimetri, 
come si vede osservando la striscia chiara sulle pietre

Spuntano le foglie di ninfea, ma sono rosse, forse perché,
nonostante le giornate di sole, l'acqua è ancora fredda.

Un paio fra le tartarughe esotiche più grandi ha terminato il
letargo e si crogiola al sole sulle foglie secche delle tife.

Dietro al bacino grande

Sono due gli elementi di rilevo, la fioritura in corso  del prugnolo, accanto al corniolo, e la fioritura, seppure stentata e forte ritardo, di uno dei polloni spuntati dalla ceppaia del salicone. Speriamo che  il salicone riesca a riprendersi.  



Sul retro del laghetto

Mentre i tigli sono ancora spogli il prato e i peri sono pieni di fiori

Il prato fiorito fra il tiglio a sinistra e i peri a destra

Un bel pruno (simile a un Prunus pissardii) cresciuto da solo
sul retro del laghetto

Uno dei cinque peri ornamentali allineati alla recinzione delle
case. Questo è il più maestoso.  

I fiori del pero sopra citato ha i pistilli colorati e non bianchi

Nei prati del parco

Accanto alle solite pratoline, fioriscono tarassaci, ranuncoli, false ortiche, veroniche ed altre erbe, meno vistose, a cui è difficile attribuire un nome. 

Pratoline a distesa

Erbe comuni, non identificate


martedì 12 marzo 2024

La pioggia prosegue da 18 giorni

Le foto di questo post sono del 9 marzo. Mentre si preparava la pubblicazione, il 10 si è aggiunto un altro giorno di pioggia, e che pioggia, per oltre 50 mm! Le precipitazioni dell'anno raggiungono così 414 mm. Per il 12 si prevede finalmente il sole.

I salici piangenti

Davanti al laghetto, i due salici piangenti segnano il paesaggio, particolarmente adesso che le le loro foglie inverdiscono. Si distingue bene il ramo morto, con le foglie marroni, spezzato il fatidico 24 luglio dello scorso anno.

Il salice di sinistra sembra più alto di quello dietro alla bacheca. Effetto della prospettiva?

Al centro del salice di destra, il ramo morto con le foglie scure

Il ponticello visto fra i rami penduli del salice

I pruni

Nonostante il brutto tempo, le fioriture, che preannunciano la primavera, sono arrivate. In particolare sono fioriti i pruni, di specie varie e incerte, presenti al laghetto e nei dintorni. 

Sul vialetto che proviene dal parcheggio, sono rimasti solo 3 
Prunus pissardii. Hanno le foglie rossastre e dei bei
fiori rosa. Peccato che si siano dimostrati poco resistenti. 


Un pruno in fiore è cresciuto spontaneamente fra i cespugli di ibisco. Sembrerebbe anche lui un Prunus pissardii, e probabilmente è nato dai suoi semi, ma ha le spine. 



Nel recinto del laghetto, presso il bacino piccolo ci sono diversi altri pruni, di specie incerta, uno a fiori rosa e foglie rosse, gli altri a fiori bianchi e foglie verdi, ma diverse fra loro. Nessuno ha le spine. Vai a capire la specie, li chiameremo Prunus. sp. e intanto godiamoci lo spettacolo. 
 


I segni della pioggia
Le gemme del noce, prima del cancello e quelle del tiglio, sul retro della staccionata, sono cariche di  umidità. Non piove, ma sul bacino piccolo continua lo sgocciolamento dai rami bagnati.
 
Rametto del noce

Rametto del tiglio
 

Dove non ci sono rami, l'acqua è immobile


Fiori del prato

Accanto alle solite pratoline, che oggi hanno i petali chiusi,  e alle violette, ci interessiamo di una specie poco appariscente, eppure qui abbastanza diffusa. Di cosa si tratta?

Un cespo di pratoline

Ancora fiorite le viole che, con questa pioggia, 
 sembrano stare benissimo

Una minuscola erbetta con fiorellini bianchi. Non sarà la prima
volta che la vediamo, ma certamente l'abbiamo ignorata.
Cosa sarà mai?

Per Plantnet si tratta di Cardamine flexuosa (billeri flessuoso)

Ad ulteriori controlli risulta che  questa specie di billeri dovrebbe fiorire molto più avanti. Potrebbe invece trattarsi di  Cardamine hirsuta (billeri primaticcio). Lo registriamo nell'indice a nuvola come billeri,  così non sbagliamo, in attesa di una maggior certezza. 

Un bel lichene

Sulla corteccia di un tiglio notiamo un bel lichene foglioso. Probabilmente ci sono molte altre specie di licheni, ma bisognerebbe saperle riconoscere. Questo è decisamente appariscente.  
 

Il pettirosso

Fa sempre un piacere incontrare il pettirosso. É venuto per bere. 



martedì 5 marzo 2024

Dopo 12 giorni di pioggia

Al pomeriggio spunta, ogni tanto, un pallido sole, quanto basta per risvegliare le fioriture che attendevano da tempo la fine delle piogge. Nel cielo scorrono dei bei nuvoloni e all'orizzonte si scorgono le montagne innevate. Le previsioni non sono affatto rassicuranti, ma al momento il tempo regge. Quello che non regge piuttosto è il clima. Anche il mese che ci lasciamo alle spalle è stato  il febbraio più caldo di sempre, qui e altrove https://meteo.corriere.it/

Fioriture a distesa di pratoline. Gruppi isolati di viole, anche bianche e di false ortiche. 
Ancora presente la veronica persica e qualche tarassaco. 

   
Viole ai piedi di un ontano

Un insetto, abbastanza solitario, si aggira fra le pratoline.  

I salici piangenti sono sempre più verdi

I vari pruni sono fioriti

Le foglie del salice piangente sul bacino piccolo, godono del
riflesso dell'acqua e così hanno raggiunto i 2 cm. 

Corniolo

Un rametto del prugnolo carico di boccioli

Gemme sui polloni ricresciuti dalla ceppaia del salicone

Nuove foglie sulla spirea

Anche il piracanta, che è un sempreverde, emette nuove gemme

La vita nell'acqua

Il livello, con tutta la pioggia caduta, non poteva che essere al massimo. L'acqua non è limpida, appunto per la pioggia. La superficie si increspa per qualche movimento dell'aria, ma soprattutto per i pesci, che non si vedono ma affacciandosi producono onde concentriche che si intersecano. Il canneto è ridotto ai minimi termini, ma le gallinelle, che vi si nascondono, ci sono sempre. Si sente il loro verso. 

L'acqua copre la riga bianca alla base dei massi: il livello è OK

   
Il canneto è come rattrappito

Spuntano le prime foglie galleggianti di ninfea e i getti del loto


Una foglia di ninfea si sta schiudendo

I primi getti a spada delle tife, sono alti non più di 20 cm. 

Sulle rive si mescolano le prime foglie dei giaggioli d'acqua e delle tife

Verso il tramonto

Al pomeriggio fa presto a calare il sole, ma il laghetto a fine inverno non viene oscurato dagli alberi ancora spogli. Oggi il sole tramonta alle 18.16 ed il giorno dura 11ore e 20 minuti. Fra un paio di settimane durerà 12 ore: l'equinozio segnerà l'inizio della primavera.